[MdP#5] Vaivrag 5

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Finito di mangiare filai in camera mia e accesi istintivamente il computer. Era un gesto automatico, inevitabile. La mia droga. Non ho mai fumato e ho sempre considerato dei perdenti quelli che lo facevano, ma tutte le mie convinzioni e critiche contro i dipendenti, siano essi tabagisti o cocainomani, dovevano fare i conti con la mia dipendenza. Il computer.

Senza alcun motivo plausibile passavo le mie giornate al pc, ascoltando e ordinando musica, guardando film e telefilm, registrando canzoni e giocando al gioco per cui ero in fissa al momento. Più spesso semplicemente cercando un gioco per cui andare in fissa, cercando film e telefilm da vedere, cercando musica e cercando programmi per ordinarla.

Ero come ipnotizzato, il tempo passava e io non facevo niente per fermarlo. La mia camera era una cella a cui avevo messo i fiori alle finestre, e non volevo più uscirne. Di tanto in tanto mi passava per l’anticamera del cervello, ma la pigrizia aveva il sopravvento. Quella e la convinzione che niente di nuovo mi aspettava fuori, che vedere gli stessi posti, le stesse facce non mi avrebbe cambiato la giornata; anzi, mi sarei rotto il cazzo.

La Grande Noia mi aveva intrappolato, e io non avevo fatto la minima resistenza. Ora mi cullava come se fossi il suo bambino, un bimbo obeso troppo grasso per muoversi. Un motore immobile, solo che io ero pura potenza, perché in atto non mettevo proprio un cazzo. E a dir la verità stavo ingrassando sul serio. La mia un tempo slanciata figura aveva guadagnato con gli anni di inerzia una fastidiosa pancetta etilica, dura a morire.

Quel giorno lo schermo mi infastidiva. Ero ancora preso male per la genialata del mattino, e sospettavo che il computer potesse esserne responsabile in parte. Che so, magari favoriva il distaccamento dalla realtà, e associato ad una psiche fin troppo inventiva conduceva a fenomeni di smarrimento e confusione temporale. Ad ogni modo fissavo in cagnesco lo schermo, dubbioso sul da farsi. Nel senso di: che cazzo faccio?

La Noia era tornata, colpiva come sempre nell’attimo in cui mi ricordavo che non avevo programmi e non avevo niente di importante da fare, oltre a studiare. Ma con lo studio assumevo un atteggiamento alla ‘noli me tangere’ e lo tenevo a distanza. Purtroppo contro la noia avevo poche armi. Per cui mi misi a riguardare puntate a muzzo di How I Met Your Mother e accesi msn.

Solo pochi coraggiosi lo usavano ancora. Da quando facebook era sbarcato nel nostro paese, ogni idiota faceva a gara a chi postava più video inutili in un giorno. Msn, ormai vecchio e stanco, aveva ceduto il testimone, e, grazie al cielo, si era svuotato di tutti i ragazzini speciali che credevano sia a babbo natale, sia al fatto che prima o poi sarebbe diventato azzurro e a pagamento; per cui, terrorizzati, inondavano la tua casella di posta con le catene più fastidiose del momento, convinti che sant’Antonio altrimenti gli avrebbe offeso il culetto con molto più di una catena.

Spero che soffochiate nel sonno.

[continua…]

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