Non c'era una volta un post

Non c'era una volta un post

Cara lettrice sconosciuta,

sono un po’ offeso, a dire il vero.
Giorni or sono ti ho giocosamente sfidato a trovarmi un titolo accattivante per il blog perché ero troppo pigro per farlo da me. Mi aspettavo che centinaia di lettrici sconosciute rispondessero alla chiamata, ma ahimè così non è stato.
C’è stata sì la bellezza di 1 proposta, della quale ringrazio l’autrice, ma ahimè otra vez, non somigliava molto a un titolo di post.

Come se non bastasse, i miei scherzosi amiconi d’infalescenza mi hanno deriso in un gruppo di Whatsapp. Tra le burle, però, un barlume di speranza. Anzi un burlume, perché pur sempre burla era.

  • A: Perché non optare per un più classico: “C’era una volta”?
  • B: O un sorprendente: “Non c’era stavolta”.
  • A: Bellissimo, approvo.
  • B: O un intrigante: “C’era una volta, e c’è tuttora”, o un più complesso: “Se ci fosse stato quella volta, non ci sarebbe bisogno che ci sia ora”.

In questo momento feci loro presente che sebbene non fossero male, io cercassi titoli, non attacchi.
Senza successo.

  • A: Meglio ancora: “C’era una volta… È tutto”. Chiusura e apertura in una frase sola.
  • B: “C’era una volta una distinzione tra titoli di post e inizi di romanzo”.
  • C: “Cosa succederebbe se il male si formerebbe dentro di te”.

E con questo il discorso degenerò in citazioni e prese in giro di cui, stranamente, non ero più l’oggetto.

Cría cuervos…

Ebbene, il loro prezioso intervento mi ha dato perlomeno l’occasione di lagnarmi in puro stile millennial e di abbozzare il qui presente post. Pare che, in fondo, i migliori titoli accattivanti (e spesso senza senso), sono quelli che io stesso ideo. Cogima.

Negli anni ne ho scritti di tutti i colori, ma è bene che quei titoli e quei contenuti restino seppelliti nell’etere, quindi casomai ne riciclerò qualcuno senza ammettere, in quella sede, che si tratta di titoli riciclati.

Il senso latente [o sfuggente (o mancante)] di questo post è che, esattamente come nel lontano 2011/2012, 1) Non devo outsource-are le idee perché tanto nessuno me ne da; 2) Le mie idee sono così balzane che se anche qualcuno me ne desse, probabilmente non mi piacerebbero perché troppo poco simili alle mie; 3) Fare un elenco numerato con solo due punti non ha senso, quindi eccone un terzo.

Parlando di cose serie, invece, dopo mesi di affermazioni generiche e false promesse, ho davvero iniziato a lavorare al seguito di NTIPNA, letto ennetipina, cioè Non tutti i principi nascono azzurri, che probabilmente si chiamerà NTIPNE, letto ennetipine, ma dove l’acronimo non starà a significare quello che ti aspetti.

Arrr!

Photo by Breno Machado

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