Questa volta (con ben 12 voti) vincono gli Ossibuchi alla bell’e meglio! Prima ricetta, inoltre, ad aprire la rubrica su Milanoize. E cosa c’è di più milanese degli ossibuchi?
Be’, certo, il risotto, la cotoletta… O anche solo gli ossibuchi con la ricetta originale, direte voi.
Ma trovarsi il prezzemolo fresco e i limoni in casa quando servono è pressoché impossibile.
I limoni perché: quando cazzo li usi? Il prezzemolo perché: ti scade subito e, sai com’è, mica c’ho l’orto in casa. (ahi, se lo sapesse mia nonna!)
Quindi alla bell’e meglio, nel senso che ci arrangiamo con quel che c’è sempre in casa! Vi giuro che sono strabuoni anche così!
Vediamo un po’, quindi, come si fanno:
Ossibuchi alla bell’e meglio (per 2 persone)
- 1 ossobuco di bovino/vitello a cranio, quindi due
- 1 cipolla
- 1 carota
- 1 bicchiere vino bianco
- 1 pentolino di brodo
- farina
- olio
- burro
Prima di dimenticarvi! (come il sottoscritto) dovete tagliare la pellaccia della bestia, ovvero incidere a distanza ravvicinata la pellicola che avvolge l’ossobuco, con forbici o coltello. Se no s’arriccia (e s’arriccia come un mofo che non ha mai fatto altro nella vita). Dopodiché infariniamoli.
Nel frattempo preparate un soffritto con cipolla e carota, cioè tagliatele a cubetti e sbattetele in padella con burro e olio, a insaporire il tutto e preparare il fondo per gli ossibuchi.
Quando saranno belle morbidine e trasparenti, fate dei buchini per la carne e aggiungetela al soffritto, cuocendo a fiamma media entrambi i lati per qualche minuto.
Adesso dovremo continuare la cottura per circa 40-50 minuti, sfumando prima con vino e poi di volta in volta con il brodo, abbassando la fiamma al minimo e girando la carne ogni 10 minuti circa. Altrimenti bruceranno (personalmente ho anche tappato, ma non so se sia necessario).
Volendo, potete anche aggiungere un po’ di passata di pomodoro, come prevede la modifica ormai “classica” della ricetta originale (che invece non vuole pomodoro).
Vedrete come si formerà ben presto una cremina/sughetto deliziosa! Passati i 40-50 minuti, anche a seconda della vostra fame, alzate la fiamma finché il sugo non avrà la consistenza desiderata. Il mio era ancora piuttosto liquido, l’ho fatto quindi asciugare un po’ e infine ho servito ai famelici commensali.
Buon appetito!