Inaugurazione

Inaugurazione

È giunto il momento che nessuno sapeva di stare aspettando.

E si, mi dispiace, ma è anche il motivo per cui avete perso i capelli.

Pur non sapendolo, il vostro corpo era stressatissimo dall’attesa e non ce l’ha fatta, i più fortunati hanno perso solo i capelli, altri la prestanza sessuale, spesso entrambe le cose — di nuovo, scusatemi! — ma ho fatto più presto possibile.

Inauguro oggi (nel senso che da oggi ha un minimo di contenuti e perciò lo rendo pubblico) il freschissimo blog di sopravvivenza alla vita moderna.

Accidiosa, scortese, grezza, sciatta, melanzana, ignorante… Una vita che non è più dura, che non è più difficile, che non ci complica l’esistenza, e — proprio per questo — che non sappiamo più affrontare.

Tra chi imbelle e chi ignora, la jungla urbana è sempre meno jungla e sempre più divano. Grossi sederi flaccidi si trascinano qua e là, chi in macchina chi in moto, nella monotonia assimilata e dunque inavvertita, immemori delle corse dietro ai mammut e le ricerche di frutta e bacche (e vorrei ben vedere, saranno 14000 anni che nessuno lo fa più!), rimpiazzate dalle corse dietro agli autobus e le ricerche del telecomando.

Quanto dinamismo!

È per questo apparentemente sciocco e futile motivo che mi accingo a iniziare una cronaca di quella che è la sopravvivenza del moderno homo sapiens, con tutte le peculiarità e manie così diffuse in ciascuno di noi. (ma che più probabilmente saranno solo le mie, visto che mica vi conosco tutti, e non mi metto certo a parlare male di voi senza prima conoscervi. E certamente non mi metto a conoscervi tutti solo per poter parlare male di voi. Niente di personale, eh)

Perciò eccoci qui. Voi. Io.
Più io che voi, immagino.
Per ora, spero.

Il Gatto senza Stivali promette di essere un osservatore super partes, ma siccome è impossibile mette le mani avanti includendosi in qualsivoglia categoria di persone o comportamenti bersagliati da infamie e ingiurie. Dopotutto, sono vittima delle stesse piaghe che colpiscono tutti noi.

Inizia oggi anche il fantastico Diario di Emancipazione Alimentare. Una risorsa per tutti quelli che ancora non mangiano le mele se non gliele sbuccia la mamma. Affronterò la fame e la denutrizione giorno dopo giorno, fornendo dettagliati resoconti di improbabili esperimenti e di grandi classici , nel tentativo di sfamare me medesimo e consorte, e di non essere linciato dai parenti spagnoli se restituisco loro una niña flaca.

È tutto.
Ci vediamo stasera per la prima ricetta, ahimè senza le opportune foto, che per problemi tecnici (mi sono dimenticato) non sono state fatte. Ma fa lo stesso, sbagliando s’impara. Altra lezione che ho imparato cucinando giusto quella ricetta.
Quando dicono per 2 persone, vuol dire 2 persone! Non cambiate arbitrariamente le dosi. Mi raccomando.

Ah! Mi sono dimenticato i salatini!

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