Gli esami sono finiti, rimane da non lavorare mai!

Se canticchiate una nota canzone dei Ministri, il titolo diventa anche orecchiabile.

Fatelo.

HO FINITO GLI ESAMI!!!!

Sarà, direte voi, vai a una facoltà del cazzo!
Be’, questo è vero. Ma ogni facoltà ha le sue spine, come un ultimo esame di filosofia dopo anni di letture più rilassanti.
Sarà, direte voi filosofi, io devo farne venti di filosofia!
Be’, questo è un vostro problema, potevate pensarci prima di andare alla facoltà più inutile della storia mondiale. Toma!

Per tornare sulla retta via della mia euforia, ho finito tutti i miei difficilissimi esami, e mi appresto a non toccare più un libro di testo per il resto della mia vita.
Mai più voglio vedere la parola “manuale” e associarla ad un appuntamento poco piacevole e ancor meno edificante.
Perché, diciamolo, l’università italiana in toto, o se non altro la parte umanistica, è una presa in giro.

Mai una volta il voto ha rispecchiato ciò che davvero sapevo di una materia, mai la quantità di tempo dedicatagli.

Non capisco sul serio come faccia la gente a farsi bocciare studiando quanto studia. Non ci riesco.

Quindi la risposta che mi do è che l’università è facile, per evitare di darmi come risposta il mio essere superintelligente.
A ogni modo, non vi piacerà nessuna delle due risposte, perché in un caso vi irriterà la mia arroganza, e nell’altro vi irriterà il fatto che svaluti i vostri sforzi.

Però una delle due risposte deve pur essere vera, quindi scegliete quella che preferite.

Colgo inoltre l’occasione per scusarmi della non-uscita del capitolo settimanale di Vaivrag; ma, come potete immaginare, la vacanze di Natale e i 3 esami dati nell’arco di un mese, hanno rallentato la mia produttività, pur trattandosi solo di programmare un post settimanale con contenuti già scritti un anno fa.
Il problema reale è che suddetti contenuti riempiono al massimo ancora due post, e devo darmi una mossa per decidere come continuare la storia, visto che d’ora in poi sarà scritta di volta in volta.

Colgo nuovamente l’occasione per SPRONARE TUTTI QUANTI A COMMENTARE.

Un piccolo blog come questo ha bisogno di costanti cure e accorgimenti per andare avanti e farsi notare, quindi esorto tutti quanti a lasciare un commento, una critica, una minaccia di morte — fate voi.
Così facendo mi permetterete di:

  1. Divertirmi a leggere e rispondere alle minacce
  2. Prepararmi all’eventualità di essere ambushato e prevenirmi di conseguenza
  3. Far sì che Google e altri amicici notino gli sviluppi e mi ficchino nei risultati prima di banderas peloso.
  4. E dei disperati che hanno ovviamente problemi con Fastweb o SDA e finiscono qui solo per incazzarsi ancor di più.
  5. Far crescere il blog in un modo che assomigli meno a “Pazzo che tiene un diario e parla da solo” e più a “Stimolante scambio di insulti e sputi tra un pazzo e i suoi lettori”

Fate questo per me, e io vi prometto che farò del blog una lettiera di lusso, per tutti i gatti che vogliano lasciare un ricordo.

Miao.

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